Mi pare di aver spiegato nei minimi dettagli il quanto serviva, menzionando più volte che è il diaframma sia l'obiettivo e la focale utilizzata a determinare il grado di sfocato. È solo con quella modalità che puoi scegliere/determinare la profondità di campo e l'iperfocale.
La modalità automatica lavora in base alla scena riconosciuta ovviamente ma il range di lavoro è proprio determinato dal tipo di obiettivo. Perciò non puoi pretendere che la macchina capisca cosa vuoi fare ogni volta.
Come ho già detto questo è vera fotografia.
Il sensore di una aps-c non è piccolo e limitato come quello di uno smartphone dove tutto o quasi è sempre a fuoco.
Come ho già ripetuto, puoi sempre scegliere la modalità paesaggio ma poi occhio che con diaframma chiuso e tempi di posa lunghi, potresti avere foto mosse.
La macchina lavora su diaframmi più aperti proprio per evitare questo.
@Ombrenellanotte ha scritto:
Rigrazio lo stesso per gli interventi ma ...
Volevo rispondere un po' in generale a tutti. Perchè mi sembra si sia cercata più la polemica che la risposta.
sony alpha ilce 5100L
1) Parliamo di sony 5100L
2) Lo smartphone è stato scomodato nella discussione in modo errato. Viene usato solo come mezzo per trasferire + velocemente le immagini in internet nient'altro
3) Il diffetto che io ho voluto evidenziare forse non in modo preciso è che la taratura automatica di questa macchina secondo me non è equilibrata. L' F è regolata troppo verso il basso.
4) Quando fai le foto al sole, questo ti impedisce fisicamente di vedere sullo schermo della macchina chi o cosa è messo a fuoco con precisione e sicurezza. O magari ti inganna. Per cui si fotografa a caso. E con le impostazioni "di fabbrica" in questo modo si richia di perdere la messa a fuoco del soggetto e quindi la foto. E ci sono foto che non si possono ripetere. Una volta persa è persa.
5) Come spiegavo, ma porobbabilmente qualocuno scrive senza leggere i vari post, c'è una funzione della macchina, chiamata : Priorità diaframma; che viene incontro a questo problema mettendo la macchina in semi manuale. O meglio tutti gli altri valori sono regolati in automatico e solo la funzione del diaframma è regolata in manuale.
Strumento molto comodo perchè è una sorta di compromesso tra la necessità di essere veloci in alcuni scatti, non avendo magari il tempo materiale di fare tutte le regolazioni per una buona foto, e, la possibilità di ovviare appunto al problema delle messe a fuoco. E quindi di perdere il soggetto desiderato.
Ora però è da ricordare che pur regolando manualmente il diaframma, lo schermo non restituisce l'immagine reale, per cui anche in questo caso, si va a scattare a caso. Morale della favola, anche in questo caso si rischia di perdere la messa a fuoco voluta o corretta del o dei soggetti desiderati.
N.B. La stessa sony nella guida dedicata cita: "Con il monitor, si potrebbe vedere un’immagine con un’apertura diversa dal risultato della ripresa."
6) Con le macro invece il problema è inverso. Mette a fuoco il soggetto in secondo piano. E non c'è niente da fare, pur forzando il punto di fuoco, ritorna sempre sul secondo piano. Non c'è modo di usare la funzione macro in modalità automatica.
Faccio (rifaccio) una domanda:
E' possibile cambiare le "impostazioni di fabbrica" dell'automatico, per spostare per esempio l'apertura media del diaframma?
Grazie
